
L'immagine allegata all'articolo, pubblicata da Legambiente, mostra la
diffusione degli
impianti fotovoltaici nei vari comuni Italiani.
Come si può vedere, contrariamente al potenziale di energia producibile (difatti il Sud per il clima potrebbe produrre più energia del nord) il
Nord e il Centro Italia hanno molti più pannelli installati rispetto ai connazionali del Sud.
Il
mercato del fotovoltaico ha subito numerosi cambiamenti nel nostro paese, durante gli anni 80 ci fù un periodo di grandi investimenti in questa tecnologia per poi arrestarsi quasi totalmente durante gli anni 90, contrariamente al resto dei paesi europei.
In questi anni invece, grazie agli incentivi statali sul fotovoltaico, il settore è tornato fortemente in espansione, questo grazie al conto energia che permette di vedere nell'impianto fotovoltaico un vero e proprio investimento per ogni privato/azienda che vuole cominciare a produrre energia pulita.
Inizialmente il
primo conto energia aveva due grossi limiti: limite massimo di energia producibile troppo alto e troppa burocrazia (w l'Italia). Questo ha portato alla speculazione, difatti venivano costruiti enormi impianti al solo scopo di guadagnare, che non dovrebbe essere il reale motivo per l'adozione della tecnologia fotovoltaica.
Nel 2007 il conto energia è stato rivisto e i due limiti sono stati superati: tetto massimo di energia producibile molto più basso e burocrazia snellita. Questo ha portato ad una crescita vertiginosa del mercato con un'installazione di ben
1773 impianti nei primi sei mesi e con un tasso di crescita nei mesi successivi del
300%.
Nel
2008 la crescita è stata ancora del
110% con
11.800 impianti installati.
Nel
2009 e 2010 la crescita è continuata affermando il fotovoltaico come un mercato in forte espansione e creando numerosi posti di lavoro e aziende che ruotano attorno a questo mondo.