
Il tanto contestato
Quinto Conto Energia, non ancora approvato dal Governo, continua ad essere una nota dolente per il settore fotovoltaico, che teme di perdere quel poco che gli è rimasto in termini di incentivi. Anche il Senato, sulla questione, ha di recente fatto sentire la sua voce.
Dopo l’ultima Conferenza Stato-Regioni, a
Palazzo Madama sono state approvate le mozioni e l’ordine del giorno presentate da vari senatori, riguardanti il fotovoltaico e le energie rinnovabili.
Ciò ha rappresentato un’apertura nei confronti del settore, ad esempio una delle mozioni approvate ha impegnato il Governo a istituire di un
tavolo di confronto con gli “addetti ai lavori”, specifico sul tema degli incentivi al fotovoltaico e alle altre rinnovabili.
Potrebbe significare un’apertura del tavolo delle trattative. In una nota rilasciata alla stampa, il Senato ha reso noto che
“Nel corso degli interventi sono stati espressi sentimenti di opposto tenore, da una parte la soddisfazione per la chiara correzione di rotta operata dal Governo in materia energetica, dall’altra la preoccupazione per la perdurante assenza di una strategia energetica nazionale”.
Inoltre, si è sottolineato il ritardo del nostro paese rispetto al
decreto legislativo n. 28 del 2011, riguardante gli incentivi e lo sviluppo delle rinnovabili. La solidarietà nei confronti delle energie alternative, dunque, non manca, perché è palese a tutti come questo settore rappresenti una fonte preziosa di occupazione e guadagno per l’Italia.
Nonostante tutto, non c’è ancora chiarezza sul tema degli incentivi e le associazioni di categoria - così come i migliaia di lavoratori del
comparto delle rinnovabili - non possono che attendere le decisioni del governo.