
Il
Medio Oriente dimostra di essere sempre più interessato al settore fotovoltaico, investendo sull’energia rinnovabile attraverso numerosi progetti solari.
Ai governi preme trovare una valida alternativa al petrolio, divenuto ormai troppo caro. Alcuni Paesi degli Emirati, fra cui il Qatar, qualche giorno fa hanno annunciato dei nuovi progetti per lo sviluppo dell’energia solare, e adesso è il turno della
Giordania.
Il Governo di Amman ha elaborato un sistema di incentivi per invogliare aziende e privati ad investire su
fotovoltaico e solare-termico. È il primo programma di Feed-in-Tariff del Paese, che vuole rispondere alla sempre più crescente richiesta di domanda energetica interna.
Mohammad Hamid, commissario capo al CER (Commissione di regolamentazione dell’energia elettrica), ha espresso la volontà governativa di abbattere i costi energetici e ridurre il più possibile la domanda.
Secondo le autorità locali ciò può avvenire solo con le rinnovabili, invogliando i cittadini ad investire sull’energia pulita. Il nuovo sistema incentivante giordano prevede l’erogazione di contributi per impianti solari e
solari temici sino a 500 MW di potenza: per i primi sono previsti 0,17 dollari per kWh, per i secondi 0,19 dollari per kWh.
Inoltre, un po’ come avviene da noi per gli impianti “made in Europe”, un premio del 15% è destinato a quelli realizzati con componenti di origine giordana. Secondo il governo locale, investendo sull’energia alternativa le piccole e medie imprese potrebbero risparmiare ogni mese in bolletta dal
32 al 70%.