
Anche l’
Ecuador ha individuato nelle energie rinnovabili la chiave d’accesso al risparmio energetico e ad un ambiente più vivibile.
Nel Paese sudamericano è stato inaugurato di recente il primo impianto fotovoltaico, una grande centrale per la quale è stato necessario un investimento di ben
2,2 milioni di dollari, stanziati dal Banco del Instituto Ecuatoriano de Seguridad Social.
Uno degli obbiettivi del Governo ecuadoriano, che ha appoggiato l’operazione, è quello di rendere la Repubblica indipendente dalle fonti energetiche tradizionali, costose e inquinanti. Non a caso il Ministro dell'Elettricità e dell'Energia Rinnovabile ecuadoriano -
Esteban Albornoz – ha ufficialmente affermato che si tratta di una vera svolta green per l’Ecuador, impegnato nello sviluppo dell’uso di energie alternative e nel potenziamento del servizio elettrico nazionale.
Il nuovo parco solare si chiama
“Paragachi” e sorge in una delle aree del Paese più esposte al sole, Imbabura, provincia dell’Ecuador settentrionale. I 4160 moduli fotovoltaici che compongono il grande impianto, estesi su 3 ettari e mezzo, produrranno energia solare per circa 25 anni.
Durante questo lungo periodo, come ha sottolineato Albornoz, si avrà una diversificazione del mix energetico, verrà evitata l’emissione di una buona quantità di
CO2 nell’atmosfera e si creerà occupazione: niente male come prospettiva.
Inoltre secondo le stime l’Ecuador risparmierà sui costi energetici almeno 2,5 milioni di dollari, che in caso contrario sarebbero finiti nelle casse di
Perù e Colombia in cambio di energia e combustibili.