
Da anni ormai è stato vietato l’uso dell’
amianto nell’edilizia. Il materiale è stato riconosciuto come altamente nocivo, per questo è iniziata la rimozione di quello già utilizzato sia negli edifici pubblici che privati.
Lo smaltimento dell’amianto viene incentivato anche con il
fotovoltaico, attraverso contributi erogati a chi sostituisce il materiale dannoso installando dei
pannelli solari. Un’iniziativa del genere è stata lanciata dal Comune di Bologna in collaborazione con il CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) e Unindustria.
Da marzo 2013, infatti, si darà il via al progetto
“I tetti di Bologna, dall'amianto al fotovoltaico”, che rientra nel programma del PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile). Rimozione dell’amianto dagli edifici privati, miglioramento termico degli stessi e risparmio energetico sono gli obiettivi principali del progetto, con il quale si cerca anche di dare un contributo alla salvaguardia dell’ambiente.
L’offerta è rivolta ai privati, proprietari di immobili in cui si trova ancora dell’amianto, che possono usufruire di un
“pacchetto completo” comprensivo di rimozione e smaltimento del materiale, installazione dell’impianto fotovoltaico e miglioramento termico dell’edificio.
Il PAES ha stimato l’installazione di circa a 2,2 MWp di fotovoltaico su una superficie di 18.000 m2, che significherebbe un investimento totale di
13.500.000 euro. Il Comune di Bologna si è impegnato a semplificare le procedure autorizzative per favorire al meglio i lavori.