
Da un recente rapporto della quotata
Ihs, intitolato
Solar Integrated PV Market Tracker, risultano dati di un certo rilievo per quanto riguarda il futuro del fotovoltaico. Se il settore risente, come tutti, della crisi in corso, non è detto che non si assista a un’interessante inversione di tendenza nei prossimi mesi.
Infatti, se il 2012 si è chiuso con un sostanziale pareggio di bilancio, i guadagni generali registrati durante il primo trimestre dell’anno in corso si attestano attorno all’1%. Poca cosa, si dirà; ma non se si guarda in prospettiva.
A riprova di ciò, entro la fine del 2013 si stima che la percentuale (riguardante i margini lordi) possa crescere ulteriormente fino al 6%, e di questi tempi non è un’impennata da trascurare. In particolare, colossi della produzione come
Yingli Green Energy e Canadian Solar stanno abbassando i prezzi dei loro moduli di appena qualche centesimo; in questo modo, i loro incassi dovrebbero essere già saliti al 10% per il secondo trimestre, e potrebbero arrivare al 15 prima che finisca dicembre.
L’analista
Stefano de Haan, fra i responsabili del documento succitato, ritiene insomma che il peggio sia passato. Non solo si vende di più, è in aumento pure la produzione, ed è quasi una conseguenza, nella logica di far quadrare i costi e gli introiti.
Va da sé che i benefici della situazione li sentono anzitutto le ditte in prima linea; tuttavia, pare che non tarderanno a manifestarsi anche nelle imprese più piccole. Questione di pazienza e perseveranza.