
Ci sono vari traguardi, anche tecnologici, raggiunti dal
fotovoltaico negli ultimi anni. Uno di essi è riuscire a sopperire alle vecchie e inquinanti fonti energetiche, ottimizzando i risultati. Esempio lampante è il lavoro da poco realizzato da
Enfinity per il
tunnel dell’autostrada Villesse-Gorizia (fondamentale per l’Italia nord-orientale e perciò oggetto di interessanti interventi previsti da un piano ministeriale), all’altezza di
Savogna d’Isonzo.
Una potenza di 240 watt picco, per un totale di circa
200mila chilowattora annui, prodotta da otto centinaia di moduli alimentano – con luci più forti di giorno, in modo da non disturbare la vista del guidatore quando esce e trova i raggi solari “originali” – questa galleria. I pannelli, protetti a dovere da recinzioni e da un sistema di videosorveglianza, sono collocati al margine della carreggiata, curiosamente sul bordo di un precipizio profondo più o meno 150 metri.
La spiegazione c’è: si tratta del punto più esposto a sud, quindi baciato con più costanza dal sole. Tra l’altro, in caso di guasti l’impianto si blocca automaticamente, per evitare danni o situazioni di pericolo.
La struttura consuma quanto una settantina di famiglie, ma ne vale la pena, anche perché la gestione dell’illuminazione è controllata: la corrente viene convertita da continua , quando è prodotta, ad alternata, quando è utilizzata. Insomma, un’operazione che dimostra quanto le
sperimentazioni nel settore si possano fare con successo anche nella nostra penisola.