
Il “contagio” del
fotovoltaico giunge dalle parti di Lugoj-Darova,
Romania, per un progetto ambizioso. Se ne fa carico Bissi Holding, che ha attecchito in varie parti d’Europa (compresi i dintorni di Bucarest), per l’occasione in accordo con TerniEnergia, che lavora con il solare come con il riciclo dei rifiuti.
Nel caso specifico, si sta pianificando la costruzione di tre imponenti
impianti a pannelli da 2,8 milioni di euro; complessivamente, una potenza di
2 megawatt e mezzo. L’azienda umbra opererà nella prospettiva della consegna “chiavi in mano” (o, come si dice più appropriatamente in gergo, nell’ottica dell’EPC Contract).
I cantieri verranno aperti a giorni. Il
Gruppo Bissi e TerniEnergia, in accordo da maggio 2013, hanno già sviluppato delle idee insieme. Per esempio, hanno altre tre installazioni completate e ai nastri di partenza.
Questo perché gli obiettivi comuni riguardano l’espansione su aree sempre più differenziate, con una suddivisione dei compiti che arreca benefici a ogni partecipante. In tale prospettiva, è fondamentale mantenere un occhio bene aperto sulla
qualità dei propri prodotti, e non pensare solo all’allargamento dell’orizzonte degli affari (che pure ha la sua importanza, per rimanere costantemente in gioco).
Inoltre, chi si distingue nel settore diffonde più velocemente il suo marchio, e può creare nuove cooperazioni. Nel frattempo, l’ottimo
effetto collaterale è che pure le energie rinnovabili si fanno conoscere e sono sempre più richieste dall’utente medio, che smette di vederle come un lusso e impara ad apprezzarne i tanti vantaggi.